PMI, in arrivo i nuovi voucher per la digitalizzazione
Indice
- 1 Dopo oltre tre anni di attesa a breve le piccole e medie imprese potranno richiedere i voucher per la digitalizzazione previsti dal decreto Destinazione Italia.
- 2 La legge di conversione n. 9-2014 ha poi ampliato le finalità dei voucher, ammettendo anche interventi diretti:
- 3 In base al decreto MISE del 23 settembre 2014 i voucher sono destinati alle PMI che:
- 4 I voucher possono essere concessi nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili, che sono:
- 5 Chi può partecipare
- 6 Cofinanziamento
- 7 Scadenze
Dopo oltre tre anni di attesa a breve le piccole e medie imprese potranno richiedere i voucher per la digitalizzazione previsti dal decreto Destinazione Italia.
A tre anni e mezzo dall’approvazione della legge n. 9 del 21 febbraio 2014 che ha introdotto i voucher per la digitalizzazione delle PMI, i 100 milioni di euro previsti per il finanziamento dello strumento sono finalmente disponibili.
Alla Campania sono destinati 9.120.363,89 euro a valere sul Pon Imprese e Competitività 2014-2020.
Le micro, piccole e medie imprese di tutto il territorio nazionale, a partire dal 30 gennaio 2018 e fino al 9 febbraio 2018, potranno richiedere i voucher per l’acquisto di hardware, software e servizi specialistici finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’ammodernamento tecnologico. L’incentivo previsto dal decreto Destinazione Italia può contare su un budget complessivo di 100 milioni di euro.
Il decreto-legge n. 145 del 23 dicembre 2013, più noto come Destinazione Italia, ha previsto la concessione di finanziamenti a fondo perduto in forma di voucher di importo non superiore a 10mila euro per:
- l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale
- lo sviluppo di soluzioni di e-commerce
- la connettività a banda larga e ultralarga da parte delle imprese
- la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle piccole e medie imprese
La legge di conversione n. 9-2014 ha poi ampliato le finalità dei voucher, ammettendo anche interventi diretti:
- alla modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, favorendo l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro
- a permettere il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree in cui le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili.
In base al decreto MISE del 23 settembre 2014 i voucher sono destinati alle PMI che:
- abbiano sede legale sul territorio nazionale e siano iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente
- non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per le stesse spese
- non si trovino in stato di fallimento, liquidazione o altre situazioni equivalenti secondo la normativa vigente.
I voucher possono essere concessi nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili, che sono:
- per quanto riguarda il miglioramento dell’efficienza aziendale, le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzate alla digitalizzazione dei processi aziendali
- relativamente alla modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica, con particolare riferimento all’utilizzo di strumenti tecnologici e all’introduzione di forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro
- quanto allo sviluppo di soluzioni di e-commerce, le spese per l’acquisto di hardware, software, inclusi software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di commercio elettronico
- relativamente alla connettività a banda larga e ultralarga, le spese di attivazione del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultralarga
- nel caso del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, le spese relative all’acquisto e all’attivazione di decoder e parabole
- relativamente alla formazione qualificata nel campo ICT, le spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata, purché attinenti fabbisogni formativi strettamente correlati agli ambiti di attività elencati ai punti precedenti, rivolti al personale delle imprese beneficiarie (titolari, legali rappresentanti, amministratori, soci, dipendenti) risultante dal Registro delle imprese o dal Libro unico del lavoro.
Chi può partecipare
I voucher sono destinati alle Pmi che abbiano sede legale sul territorio nazionale e siano iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente; non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per le stesse spese; non si trovino in stato di fallimento, liquidazione o altre situazioni equivalenti secondo la normativa vigente.
Cofinanziamento
I voucher possono essere concessi nella misura massima del 50 per cento del totale delle spese ammissibili. Le risorse disponibili sono ripartite in misura proporzionale al numero delle imprese registrate presso le Camere di commercio operanti nelle singole Regioni.
Scadenze
Le domande potranno infatti essere presentate dalle imprese a partire dalle ore 10 del 30 gennaio 2018 e fino alle ore 17 del 9 febbraio 2018, con possibilità di compilazione online già dal 15 gennaio.